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Realizzazione e-commerce: come entrare nel commercio elettronico

Realizzazione e-commerce: come entrare nel commercio elettronico

26 Ottobre 2018

Lo sviluppo dell’e-commerce in Italia, come nel mondo intero, è ormai divenuto talmente importante da essere considerato il canale per eccellenza per le vendite. Non si tratta più di capire se il commercio elettronico funzioni o meno. La realizzazione di un sito e-commerce è la base per poter accedere a questo enorme bacino di consumatori. Le piattaforme online come i marketplace permettono anche di saltare questo livello, concedendo una vetrina per i propri prodotti.

Al di là delle considerazioni che si possono fare in merito alle diverse strategie di vendite online, c’è da dire che, in ogni caso, ciò che si vende non è il negozio ma un prodotto e se questo non è in grado di competere con la moltitudine di offerte online che arrivano da tutto il mondo, allora non sarà Amazon o il miglior sito di vendita online a realizzare il miracolo.

Il marketplace o il tuo sito è uno strumento, prima c’è la strategia che hai deciso di adottare per posizionarti come leader della tua scelta di vendita online.

Per fare le cose per bene partiamo dai capisaldi dell’e-commerce.

Stabilire l’obiettivo, il bene o servizio da vendere e il loro target e mercato di riferimento

Prima di realizzare il sito e-commerce, occorre definire con attenzione alcuni passaggi che influiscono sulla gestione del canale di vendita online. Sappi sin da subito che avere un sito di e-commerce non è una passeggiata, occorre dedizione, conoscenze e resistenza.

Per poter raggiungere il tuo pubblico occorre saperlo indicare con la massima precisione. Ciò che accomuna i consumatori di un certo gruppo, sono le loro esigenze specifiche. Se il target è genericamente l’anziano, bisognerà utilizzare un font, dei testi ed un approccio in generale che rifletta il comportamento tipico di acquisto delle persone più in la con gli anni. Lo stesso bene potrebbe essere proposto in maniera totalmente differente su un altro canale di vendita dove il target ha altre necessità.

Consideriamo la vendita di un minifrigo adatto ai single. Molti anziani sono single, ma lo sono anche molti giovani o persone che non hanno un compagno e vivono da soli. Il prodotto è lo stesso ma posso proporlo in un modo che contempla persino servizi differenti se i canali di vendita sono separati.

Le necessità burocratiche da prendere in considerazione prima di realizzare un sito e-commerce

Realizzare e-commerce, è un’attività completamente analoga rispetto a quella che viene svolta per realizzare un negozio vero e proprio. Ciò è vero soprattutto per il fisco e lo Stato. Ci dovrà essere una Partita IVA, e/o una società che è stata iscritta al registro delle imprese.

Oltre a ciò, le vendite online vengono legalmente inquadrate in modo particolareggiato con provvedimenti specifici. Occorre prenderne visione prima di lanciarsi, soprattutto perché ci sono tutta una serie di tutele a favore del consumatore come il diritto di recesso ed altre tutele importanti quando si parla di obbligo di informazione.

Terminate queste incombenze, si può prendere in esame i temi legati allo svolgimento dell’attività vera e propria. La logistica è centrale, con aspetti di stoccaggio e consegne che costituiscono una parte essenziale della formazione del prezzo di vendita.

A seconda del settore, l’impegno della logistica può essere più o meno impegnativo. Le società che forniscono questo servizio sono molte, ma bisogna fare i conti con il proprio business plan.

Se hai un’idea precisa di come si svolgerà l’attività di vendita, ciò che manca è la realizzazione di un sito e-commerce vero e proprio. Devi sapere che esistono diversi modi per vendere online, quello che ti renderà maggiormente libero di applicare le tue strategie di marketing è la realizzazione di e-commerce tramite un tuo applicativo di gestione, il CMS (Content Management System).

Realizzazione e-commerce tramite CMS

Le soluzione di livello professionale richiedono la gestione di un CMS che occorre installare possibilmente in lingua italiana per poter gestire le varie fasi di creazioni di contenuti e la pubblicazione online.

Per poter arrivare alla migliore scelta del CMS occorre dotarsi prima di uno spazio hosting e di un dominio di secondo livello. E’ nello spazio hosting che avviene la messa a punto del CMS. Quando si è agli inizi non si pensa troppo ai dettagli per questo motivo un consiglio importante è di rivolgersi a server che sono dedicati proprio agli e-commerce. L’offerta che lancia Aruba per coloro che sono agli inizi, ha un costo annuo di 49,99 + IVA. Lo spazio è abbastanza consistente poiché si arriva a gestire fino a 100 prodotti.

Fai attenzione poiché seppur basso questo costo, poi ne avrai degli altri necessari per arrivare ad un livello buono e che riguardano la gestione e l’implemetazone.

Entriamo nello specifico dei CMS che sono ritenuti i più efficaci e diffusi per la realizzazione e-commerce. Le soluzioni sono variegate e in movimento, quindi oltre a questi ce ne possono essere degli altri senza tener conto delle soluzioni totalmente personalizzate.

WordPress

Un software open source tra i più conosciuti sul pianeta. Normalmente si fa riferimento a WP per la realizzazione di blog, ma la sua duttilità lo rende adeguabile a fare dell’e-commerce. Il punto di forza di WP è sicuramente la facilità di gestione che non richiede conoscenze informatiche. Oltre a ciò è un valido aiutante per creare contenuti ottimizzati in ottica SEO. Tutte queste qualità dipendono dal fatto che si possono scaricare un sacco di add-on.  Sono i famosi plugin, a migliaia, tra i quali vale la pena citare WooCommerce, WP e-Commerce e JigoShop.

Sebbene questa soluzione sembri la migliore perché facile da gestire e in gran parte gratuita, ci sono da fare delle considerazioni aggiuntive. IL sistema adottato da WP che comprende i plugin non da molta stabilità proprio perché i molti plugin devono poter girare sulla piattaforma. Questa si aggiorna di frequente e con essa anche i plugin devono farlo. Si rischia insomma di star dietro a continui aggiornamenti che tolgono spazio al motivo per cui si è deciso di lanciarsi nel commercio elettronico.

WP con la sua estensione WooCommerce, oppure WP e-Commerce e JigoShop, è adatta ad una dimensione moderata di articoli, quindi bisogna farsi due conti e capire se è il CMS adatto.

Joomla

Al pari di WordPress, anche Joomla non è un CMS nativo per fare e-commerce. Chi usa questa piattaforma conosce un po’ di linguaggio di programmazione. Non ha la semplicità di WP pur comprendendo dei plugin gratuito come Virtuemart che sono creati per l’e-commerce. La personalizzazione raggiungibile è molto elevata, per contro i template di Joomla per l’e-commerce sono si gratuiti ma anche pesanti e questo rischia di incidere sul servizio di hosting.

Un altro punto che nondepone a favore di questa piattaforma è la sicurezza. Proprio perché è così personalizzabile può essere oggetto di attacchi più facilmente rispetto ad altri CMS più blindati.

Magento

Con Magento siamo passati alla categoria dei CMS nativi per realizzare e-commerce. Si tratta di un software all’avanguardia e completo, sicuramente adatto ai professionisti dei siti di vendite online. La sua gestione è non di semplice attuazione, oltre a prevedere un servizio di hosting notevole per dimensione. Esiste la versione gratuita che si chiama Community Edition che ovviamente ha dotazioni limitate. E’ ricco di estensioni a pagamento o gratuite con cui si può cercare di ammorbidire l’usabilità.

Chi usa Magento deve mettere in conto di spendere sicuramente di più degli altri CMS, la versione Enterprise può costare 10.000 euro l’anno.

Prestashop

Prestashop è un’altra piattaforma CMS dedicata all’e-commerce ed è open source. Rispetto a Magento è dotata di minori varianti che però vanno a vantaggio dell’usabilità. Se si incontrano problemi si può sempre fare riferimento alla community che è pronta ad aiutare i suoi membri.

L’interfaccia è intuitiva e si lascia personalizzare senza essere in possesso di informazioni dettagliate come invece viene richiesto per Magento. Punto di forza di Prestashop è la sua versatilità in tema di SEO con il pratico plugin Prestashop SEO, che da solo vale la spesa. A proposito di costi, questo CMS è gratuito ma occorre dire che i plugin migliori sono a pagamento e se non si è disposti a perdere troppo tempo per metterlo a puntino si può usare lo strumento che si chiama PrestaShop Ready a 19,90 euro al mese.

Shopify

Non può mancare Shopify in questa carrellata di CMS, considerato lo strumento più in voga ultimamente per via della sua user experience. Il più semplice da usare con numerosi plugin che si dedicano a soddisfare le più svariate necessità del mondo delle vendite online. Se si decide di usare Shopify è per la sua capacità di diventare operativo in pochissimo tempo. Oltre a questo particolare non da sottovalutare c’è l’aspetto della personalizzazione, con livelli che rasentano Magento.

Dal punto di vista del marketing, le app possono realizzare qualsiasi possibilità per incrementare le vendite, come il cross selling o l’up selling.

Molti i template di livello anche gratuiti ed una community di professionisti pronti ad aiutare nel caso.

C’è la nota dolente ed è il costo della gestione. Shopify costa al mese 29$ la versione basic, 79$ al mese la versione di mezzo e la Advanced Shopify arriva a 299$ al mese. In aggiunta c’è anche la percentuale sulle vendite.

Per tutte queste soluzioni, se non si è abbastanza esperti è meglio farsi assistere da chi è competente e sa gestire i punti critici fondamentali.

Altri aspetti importanti per realizzare un sito e-commerce

Il lavoro di avere creato un sistema di gestione non è altro che uno dei passi fondamentali per arrivare a debuttare nel commercio elettronico. Come detto sopra, avere un bel sito che propone bellissimi prodotti di per sé non procura clientela.

Per arrivare a catturare una fetta di pubblico, tipicamente il target di riferimento, occorre che ci siano competenze anche lato SEO. In merito a questo tema c’è da dire che in Italia c’è un enorme spazio di sviluppo poiché le aziende del nostro paese usano strumenti più a breve periodo rispetto ad altri che risultano vincenti nel medio e lungo periodo.

AdWords e la Social Marketing Strategy è quella preferita dalla società italiane che operano nel settore delle vendite online. Questa però non è la strada più corretta poiché si è costretti ad inseguire a colpi di capitali investiti per poter raggiungere una posizione importante nella classifica dei risultati.

La strada giusta è l’attività di creazione di contenuti adeguati all’utente e che seguono la traccia delle linee guida dei motori di ricerca, tra i quali Google è senza dubbio il più importante.

Oltre a ciò bisogna masticare alla perfezione le modalità di gestione del proprio sito e-commerce poiché l’utente ha a disposizione tutti i negozi virtuali del mondo e gli intoppi di navigazione in qualsiasi parte si verifichino, sono la causa degli abbandoni e dei carrelli lasciati pieni senza che si sia poi passati alla fase conclusiva della transazione.

La formula vincente per prevalere nelle vendite online

Ci si chiede spesso se esista un metodo sicuro e vincente per arrivare a ideare e gestire un negozio per l’e-commerce. Facendo un parallelo con le vendite offline, si può dire che quando c’è il prodotto, il prezzo è adeguato e il pubblico lo conosce, allora le conversioni in acquisti sono probabili. Tradotto nel mondo online si può dire lo stesso con la sola differenza che tutto è amplificato, pure il risultato.

Esporre bene la merce significa usare metodi di pubblicazione dei contenuti di qualità, avere un prezzo adeguato può significare che si è in un range di prezzo che confrontandolo con quello dei concorrenti crea o una posizione di vantaggio oppure sposta la competizione su un altro piano.

In ultimo occorre accennare alla necessità di gestire le possibilità di vendita su più canali. Oltre al proprio sito, bisogna far riferimento ai marketplace e ai portali di confronto prezzi. Sebbene sia impossibile assicurare che arrivino vendite su questi canali, il pregio che hanno è di rendere coscienti del mercato e dei concorrenti. Ciò spinge a migliorare la propria offerta.

Vendere prodotti generici è difficile a meno che non si tratti di aziende con notevoli investimenti pubblicitari a disposizione. Molto più utile è concentrarsi sulla nicchia di mercato dove i potenziali consumatori sono minori in numero ma certamente più propensi a riconoscere la qualità.

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