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Marketplace e siti comparatori di prezzo utili al tuo e-commerce

Marketplace e siti comparatori di prezzo utili al tuo e-commerce

23 Ottobre 2018

Negli ultimi anni, grazie all’enorme sviluppo di marketplace di portata mondiale come Amazon, Alibaba e prima ancora di eBay hanno portato molti professionisti dell’e-commerce a preferire soluzioni differenti da quelle tradizionali di sviluppare il proprio negozio di e-commerce.

Oltre a questa possibilità c’è anche il portale dei prodotti che vengono selezionati per la caratteristica del prezzo. Queste tre possibilità sono impegnative da seguire insieme per cui è opportuno sapere in partenza di cosa si tratta e se il tempo a disposizione non è infinito si può decidere per optare per una o più delle soluzioni disponibili. 

Per poter descrivere i marketplace è intuitivo riferirsi ai centri commerciali. Funzionano allo stesso modo. Un utente entra e girovaga alla ricerca di ciò che più desidera, poiché sa che c’è un po’ di tutto. Il marketplace è quindi come un grande edificio che si propone allo stesso modo, solo che avviene online. L’edificio è il portale ed i negozi sono molti di più e per questo motivo sono organizzati all’interno delle categorie.

Anziché muoversi nello spazio fisico l’utente si sposta da una categoria all’altra e viene informato costantemente riguardo ai prezzi ed alle alternative. E’ come se ci fosse il personal shopper a seguirti passo-passo. E’ questo uno dei motivi per cui le vendite online stanno diventando predominanti.

Il commerciante online è ultra contento di far parte di questa struttura virtuale poiché si lancia in un mercato molto più ricco di consumatori. Davanti a lui ha il mondo intero, ma non è l’unico a proporre le merci per cui dovrà sviluppare delle strategie vincenti. Non ci sono barriere all’entrata poiché non si deve corrispondere un affitto e nemmeno bisogna sottostare alle regole della burocrazia se non per le cose strettamente necessarie.

Ci sono molti più negozi online di quelli fisici e probabilmente il divario tenderà ad aumentare.

Che differenza c’è tra un marketplace e un sito comparatore di prezzo

Per chi fa e-commerce si tratta di due opzioni differenti. Nel marketplace ogni commerciante propone i propri beni o servizi e lo fa in concorrenza diretta come in un grande mercato. Lo si può paragonare al centro commerciale o al mercato rionale. Normalmente questi grandi siti non vendono i propri articoli, con l’eccezione di Amazon che mischia beni venduti direttamente con quelli di terze parti.

I portali che confrontano i prezzi sono invece dei motori di ricerca che confrontano i vari articoli fondamentalmente in base al prezzo. Non vendono propri articoli ma forniscono dei prodotti e servizi che provengono da rivenditori terzi. Kelkoo ne è un esempio famoso ma anche Google Shopping fa lo stesso.

Entrambe queste possibilità non si escludono ma si integrano nella propria strategia di vendita online. Un rivenditore online ha quindi più soluzioni a cui far riferimento.

Quali vantaggi portano i marketplace e i portali di confronto dei prezzi?

Sebbene possa sembrare superfluo elencare i vantaggi derivanti dall’aumentare la propria proposta commerciale è utile per focalizzare qualche numero importante che salta fuori da questi portali:

  1. I ricavi aumentano: Avere un pubblico di 200 milioni di consumatori che visitano Amazon ogni mese nel mondo è un’opportunità impensabile per mostrare la propria offerta. I ricavi crescono se si applicano le giuste strategie ovviamente, L’essere presente non significa molto se non seguono attività adeguate. Non serve citare gli esempi positivi poiché c’è l’evidenza dei fatti che lo dimostra.
  2. Clienti nuovi sempre: ciò che differenzia l’e-commerce dallo shopping offline è la possibilità di fidelizzare la clientela che è ancora troppo volatile nell’online. Non si tratta di una differenza che ha a che fare con le differenze tra le politiche di fidelizzazione nei duecanali, ma al fatto che l’utente cerca un prodotto e si focalizza su di esso e non su chi lo vende. E’ ciò che avviene nei marketplace e nei portali di confronto prezzo. La soddisfazione del cliente può portare alla fidelizzazione come succede nel caso di grandi e-commerce, e per le nicchie di mercato.
  3. Lo studio della concorrenza: l’occasione di far parte di grandi portali è quello di tenere d’occhio la concorrenza in modo semplice. La consapevolezza delle propria forza o debolezza è alla portata di tutti come anche le possibilità di mutare la propria offerta per renderla adeguata.
  4. Ampliare l’orizzonte ed includere nei tuoi potenziali clienti anche gli stranieri con la forza del Made in Italy: per le aziende italiane c’è un vantaggio in più rispetto alle concorrenti straniere, specie in determinati settori. Il brand italiano o la provenienza del prodotto, assicurano un pubblico più vivace e pronto a riconoscere la qualità oltre al prezzo. La lingua non rappresenta una barriera vera e propria.
  5. I costi collegati alla espansione del canale: i costi di marketing sono quasi azzerati se si conoscono le tecniche giuste e comunque sono limitate alla web agency che sostiene lo sviluppo.

Quali sono i migliori marketplace e i portali di comparazione prezzo da sviluppare?

Un negozio online può essere quindi integrato con i migliori marketplace generalisti e specializzati. quelli di seguito sono solo alcuni tra i maggiori del momento ma la lista è di migliaia:

Generalisti: eBay, Amazon, Etsy e DaWanda per gli oggetti artigianali, Rakuten per il mercato nipponico, Catawiki, ePrice.

Specializzati: Vinted (prodotti di seconda mano), Ezebee (vendite relazionali), Wallapop, home24.

Sui marketplace ce la fanno i prodotti che non hanno molti concorrenti, quelli particolari, di nicchia, la battaglia altrimenti si basa solo sul prezzo o poco altro.

Se il tuo obiettivo è spuntarla sul fattore prezzo allora puoi rivolgerti ai comparatori come: Twenga, Google Shopping, Kelko, Trovaprezzi, che vanno per la maggiore. Anche in questo caso ce ne sono di ogni.

Quando sei ospite non puoi tanto fare quello che vuoi. Devi tenerne conto perché non si possono applicare le stesse politiche di marketing che si applicano nei negozi di e-commerce. Si ha una vetrina ed è uguale a quella degli altri. Per contro, il processo di fiducia è già costruito dal portale e basta questo all’utente per procedere all’acquisto.

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