Forse sei giunto fin qui per conoscere un po’ di più nel dettaglio il mondo dell’e-commerce sia in Italia che all’estero. Ti anticipo che si tratta di volumi impressionanti di scambi ed ogni anno che passa bisogna aggiornare i dati poiché si rischia di non avere l’esatta dimensione dei trend in crescita. I numeri degli e-commerce in Italia e all’estero sono in netta crescita anche perché è migliorata di molto la politica in merito alla sicurezza promossa da Google stessa mediante l’indicazione del protocollo di sicurezza con l’adozione della certificazione SSL, per capirci meglio, quella che contraddistingue i siti HTTPS.
Se il tuo intento è quello di gestire meglio un e-commerce oppure aprirne uno, fai bene a prendere informazioni dettagliate poiché solo così si possono intercettare le intenzioni di ricerca degli utenti.
Si parte dall’assunto che nel mondo sono più di 4 miliardi le persone che possono avere accesso ad Internet. Di tutti questi circa il 45% ha fatto almeno un acquisto online. Il trend cresce a quasi due cifre l’anno. La destinazione di questi acquisti è prevalentemente il commercio elettronico. Si pensa che a breve, l’elettronica avrà solo questo canale per vendere, il che di per se è già rivoluzionario.
Di tutti i clienti dell’e-commerce elettronico la metà è ubicata in Cina, seguono gli statunitensi. L’Italia sta recuperando a botte di rialzi a due cifre molte posizioni, fino al 2021 i rialzi saranno del 14%. Anche se Gran Bretagna, Germania e Francia sono in testa, altre nazioni come l’Italia e l’Olanda stanno crescendo molto.
In Europa sono il 68% gli utilizzatori dell’e-commerce sul totale dei navigatori. Sono numeri impressionanti e ti fa capire le potenzialità e anche il cambio di rotta quasi totale che sta avendo il mondo del retail.
L’Italia ha 43 milioni di internauti, seppure indietro rispetto ad altri paesi non passerà molto tempo per raggiungerli. Questa certezza è dovuta alla dichiarazione dei maggiori investimento da dedicare all’online da parte del 74% delle aziende italiane.
Vediamo i settori che ne sono interessati.
Per i viaggi ed il tempo libero l’italiano ormai ha trovato il suo canale preferito investendo 35,1 miliardi di euro (dati 2017), il 70,4 % del totale. Devi metterci dentro i biglietti, gli alberghi, le scommesse, l’acquisto di attrezzature per il leisure e molto altro ancora.
I settori della salute, la moda e l’alimentazione stanno avendo un boom con un più tra il 24 e il 39%. Le prospettive danno valori percentuali ancora più elevati.
Attenzione ai dati di crescita dei prodotto Made in Italy. Pare che una strategia di comunicazione che punti sul Made in Italy sia di gran lunga una delle strategie più produttive. Il colosso delle vendite online, Amazon, dichiara di avere aumentato le vendite dei beni targati Italia, del 40%.
Non c’è che dire, il sorpasso è ormai avvenuto. Le ricerche che vengono fatte da dispositivi mobile sono superiori a quelle fatte da desktop. Il Pc è uno strumento che sempre più sarà utile solo nel mondo del lavoro. I consumatori invece hanno fatto già la loro scelta e se la portano ovunque. Fare acquisti con uno smartphone è semplice e molto comodo. Nel 2017 il 28% delle vendite online è avvenuto con lo smartphone. Se parliamo di 2018 c’è da scommettere che si arriverà anche in questo caso al sorpasso.
Se il sito e-commerce non è ottimizzato per il mobile si è ai margini e questo non lo si può permettere.
In Italia, la velocità di banda ha permesso un graduale sviluppo che si sta dimostrando profittevole per le aziende che investono nei vari asset di comunicazione dedicati all’online. Seppur la pubblicità sui “vecchi” mezzi tradizionali come Tv radio e giornali non venga vista di buon occhio dalla maggioranza delle aziende, il comparto non è retrocesso negli ultimi anni. Il commercio è in cerca di visibilità e lo fa massificando gli investimenti in alcuni canali. Google è uno di questi con AdWords che raccoglie per le campagne una bella fetta del budget marketing di molte aziende.
Altra strategia che sta mostrando i segni del tempo è quella attuata sui Social network. Qui i pareri sono discordanti, se prima era Facebook il maggior destinatario delle campagne online, ora è Instagram a promettere maggiori tassi di conversione.
La visibilità è la chiave del successo per qualsiasi azienda che vuole e deve operare online. Questo concetto è massimizzato attraverso la posizione che si occupata nella classifica di Google tramite i risultati di ricerca. Un negozio tradizionale che ignora questo meccanismo non arriva a comprendere il reale perché del calo delle sue vendite. Non sa che i suoi stessi clienti continuano a comprare ma da un altro canale e magari lo fanno investendo maggiori risorse.
Questo concetto basta a spiegare quale spazio sia ancora da colmare per arrivare alla consapevolezza che il mondo della SEO debba essere preminente nelle logiche del marketing moderno. Per ora il canale più efficiente viene considerato AdWords, in contrapposizione alle campagne social ritenute da alcuni addirittura marginali.
Le aziende italiane hanno di fronte una frontiera temporale basata su risultati di breve periodo. Applicare le strategie della SEO porta risultati nel medio lungo termine. Per questo motivo si bada al concreto e subito, disperdendo probabilmente ingenti capitali sfruttati male.
Per il futuro si prevede che il ruolo del rapporto tra azienda e potenziale cliente debba crescere. In questa direzione l’e-mail marketing risulta troppo impersonale e se vogliamo troppo abusata con la brutta nomea di essere spam. Il rapporto dovrà migliorare all’insegna della semplificazione dell’erogazione delle informazioni pertinenti.
Sono le chat box ad aver invaso molti settori dell’e-commerce. La fiducia anche online è tutto e si può agire solo fornendo informazioni pertinenti e se possibile on time.
Google sta profondendo un grande sforzo nella ricerca di comprendere meglio le intenzioni di ricerca. I risultati che vengono fuori dalle ricerche dalla bar di Google, saranno sempre più attinenti alla reale volontà dell’utente. Ciò gioca a favore di coloro che online propongono qualità nei contenuti e informazioni pertinenti ed aggiornate.
Per entrare in scia a queste evoluzioni, il Seo sarà sempre più determinante e dovrà costituire se non una vera funzione di qualsiasi azienda, indipendentemente dal settore in cui agisce, un asset di cui avvalersi nelle strategy di lungo periodo. Data la velocità di sviluppo dei mezzi tecnologici, della rete e dell’intelligenza artificiale, si parla più di presente che di futuro.
Fonte dati : Report di Casaleggio Associati